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Museo dell’arte contadina

  • 20 Marzo 2019
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Museo dell’arte contadina

Noi di Start60 avevamo già lavorato per il Castello di Levizzano, per strutturare i pezzi dell’arte contadina, come le botti e gli strumenti per la vendemmia, che sono di legno e che, per questo motivo, dovevano essere rigenerati.

Siamo stati successivamente contattati da Alessandra Anderlini, coordinatrice e direttrice della parte dei beni storico artistici del comune di Castelvetro, per creare l’allestimento nuovo del museo del Castello di Levizzano.

Nel primo incontro con Alessandra, ci ha spiegato quali fossero le esigenze espositive delle opere, e insieme abbiamo collaborato per trovare soluzioni pratiche che potessero dare una visione nuova all’archivio di arte contadina, custodito qui.

Volevamo dare una immagine nuova, luminosa di questo background che fa parte della vita di tutti i nostri nonni e bisnonni.

Per l’esposizione abbiamo collaborato anche con l’architetto Serra, che si occupa di farci rispettare le misure e tutte le esigente tecniche e gli standard da rispettare, ed è così che è iniziato il nostro progetto.

Per installare e montare le nostre strutture è stata trovata una soluzione che fosse il meno invasiva possibile, per non danneggiare le opere con colla o altro. Per l’allestimento invece i pannelli restano sospesi e dello stesso colore del muro, il tutto rifinito con mensole metalliche che fuori escono dal muro sopra i quali verranno appoggiate le didascalie, fatte in lamina metallica, per dare la possibilità di cambiare didascalia e rendere il museo più interattivo. Le didascalie da aggiungere e togliere avranno calamite per poter essere gestite al meglio.

Il legno e il metallo insieme è una costante per noi di Start60…. Abbiamo utilizzato il legno per i pannelli, perché lo stabile, sotto la tutela dei beni storici artistici, ha l’esigenza di restaurare cose che possano essere rimosse senza creare danni. Per le opere d’arte e i quadri invece, quando si lavora con oggetti sotto tutela, il tuo lavoro deve essere sempre rimovibile al 100% senza recare danni e creare meno impatto con l’ambiente circostante.

Il metallo invece è stato pensato su un’idea dell’architetto che voleva rifinire il tutto con il metallo, per cui la collaborazione nasce con ancoraggio al muro per poter essere poco invasiva.

Sara Malavasi

20 Marzo 2019 / 1.864
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nasce nel 1977 dalla passione e dallo spirito di iniziativa di nostro padre. Partendo da una galleria di arte moderna e contemporanea, il suo interesse si è poi allargato all’antiquariato e al restauro di mobili antichi.
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