Dal 21 settembre 2018 al 20 gennaio 2019 Palazzo Strozzi ha ospitato una grande mostra dedicata a Marina Abramović, una delle personalità più celebri e controverse dell’arte contemporanea, che con le sue opere ha rivoluzionato l’idea di performance mettendo alla prova il proprio corpo, i suoi limiti e le sue potenzialità di espressione.
L’evento si pone come una straordinaria retrospettiva che riunisce oltre 100 opere offrendo una panoramica sui lavori più famosi della sua carriera, dagli anni Sessanta agli anni Duemila, attraverso video, fotografie, dipinti, oggetti, installazioni e la riesecuzione dal vivo di sue celebri performance attraverso un gruppo di performer specificatamente formati e selezionati in occasione della mostra.
Fonte ufficiale: https://www.palazzostrozzi.org/mostre/marina-abramovic/
L’arte di Marina Abramović fuoriesce dal concetto tradizionale di belle arti. Nelle sue opere si ritrova un unione complessa e completa di pittura, scultura, poesia, musica e danza. Il continuo collegamento tra la tradizione e l’amore per la sua terra d’origine, di cui però vuole sdoganare gli aspetti negativi, rende omaggio ad un popolo duramente provato dalla guerra. Si appoggia alla sua patria con la volontà di scuotere le coscienze e gli animi, denunciandone gli aspetti più cupi. Le sue opere ci scuotono, ci commuovono e ci obbligano a prendere consapevolezza degli eventi. Tanti sono i temi che si ritrovano, tanti quanti sono stati quelli che hanno colpito la sua vita.
Per poter esprimere il suo pensiero ha messo a servizio del mondo la parte più intima di se stessa, non mi riferisco al suo corpo nudo e spesso violentato. Ha permesso a noi tutti di leggere, attraverso le sue opere, le emozioni più svariate e profonde che un uomo possa provare. La sua costante ricerca, il suo costante studio e la perenne lotta al perfezionamento del suo progetto sono palesi a chiunque guardi il suo lavoro. La sua missione é stata messa al servizio di tutti noi.
Grazie Marina
Ecco qualche scatto della mostra.
“The Sun and The Moon”
“Lips of Thomas”
“Imponderabilia”
“Cloud with its shadow”
“Role exchange”
“The artist is present”
Potete vedere altre foto della mostra su IG di Palazzo Strozzi